West Nail
L’area interessata al progetto è quella del West Nile ugandese un, area che per la vicinanza di due zone particolarmente pericolose quali il Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo, da molti decenni è oggetto di continui arrivi di profughi dai due pesi, persone che fuggono dalle proprie terre o per il pericolo di vita com’è il caso del Sud Sudan, o per la povertà immensa come l’area marginale della R.D.C.
In quel distretto opera da quasi 50 anni, Suor Paola Calliari, comboniana, in tutti questi anni si è trovata ad affrontare molte emergenze per le quali si è organizzata in maniera efficiente su due fronti:
a) quello sanitario, il suo dispensario è più efficiente e spesso più puntuale dell’ospedale pubblico e ad essa si rivolgono in certi momenti anche centinaia di persone al giorno;
b) quello dell’assistenza alimentare, venendo incontro alle varie emergenze che ancora oggi colpiscono pesantemente la zona, vuoi per la vicinanza con il confine del Sud Sudan, da dove scappano con sempre maggiore frequenza molte persone, specialmente donne e bambini per fuggire dalla guerra e dalla fame, vuoi per quello della Repubblica Democratica del Congo, area anche questa caratterizzata da una grande insicurezza.
Perché il progetto?
Il progetto nasce da un appello rivolto all’Associazione Scuola senza Frontiere da Suor Paola e da un residente italiano nell’area, Benny Giuliano, che si fa carico con Suor Paola del problema. Il progettino mira ad assicurare per un periodo limitato di sei mesi, le risorse necessarie a sopperire ai costi per l’acquisto di alcuni medicinali e generi alimentari per i neonati e per i bambini piccoli, orfani o poveri del Distretto di Arua che fa costantemente riferimento a Suor Paola Calliari.
Suor Paola è da decenni il principale punto di riferimento per tutti. In questo momento l’emergenza è duplice: sanitaria e alimentare. Per l’assistenza sanitaria Suor Paola è molto attrezzata dispone di ambulatori e di un piccolo ospedale dove ricovera i bambini più gravi, ma è innanzi tutto un posto dove si possono trovare le medicine spesso salva vita che per molti poveri della regione sarebbe impossibile acquistare e che lo Stato non mette mai a disposizione. Ma anche Suor Paola è talvolta sprovvista dei medicinali salva vita ed è questo uno dei settori per il quale chiede aiuto per rifornire il suo armadietto farmaceutico. I medicinali di cui ha più bisogno per le centinaia di bambini che settimanalmente si recano al suo dispensario sono farmaci per la malaria, il cui costo unitario è pari a 5000 sh, antibiotici in confezioni da 3-4000 sh, sciroppi per la tosse e per lo stomaco 1500-2000 sh a confezione. Il costo dei farmaci a settimana è pari a 15.500 sh per bambino. Tutti i farmaci son reperibili ad Arua
Questi servono per assicurare il minimo di assistenza sanitaria ai 355 bambini fra il mese i tre anni di vita che si recano settimanalmente da lei. Un primo gruppo è composto da orfanelli che vengono assistiti fino ai tre anni di età. Un secondo gruppo è costituito dai gemelli, sono ben 176 le coppie di gemelli di età inferiore ai tre anni che settimanalmente vengono portati dalle loro mamme da Suor Paola ad Ediofe, la località di Arua dove ha sede i dispensario delle suore comboniane. A questi si aggiungono attualmente altri 179 bambini singoli anche questi fino ai tre anni di età.
Per dare un’ulteriore prova dell’importanza e dell’urgenza di affrontare con un’azione umanitaria questa emergenza, va sottolineato il fatto che i bambini provengono da villaggi distanti fino a 30 km per recarsi al dispensario settimanalmente, mentre quelli provenienti da distanze superiori sono autorizzati ad arrivare al dispensario ogni tre settimane visto il disagio del trasporto. Suor Paola ci tiene a sottolineare come il suo, sia l’unico Healt Center centro della zona che vede i bambini settimanalmente gli altri distribuiti in un raggio di una cinquantina di km fanno delle distribuzioni di sola farina e non di latte. Essendo il latte l’alimento fondamentale per i bambini piccoli le loro mamme arrivano settimanalmente da Suor Paola, che svolge anche un’attività di monitoraggio sulle condizioni di salute dei bambini provvedendo a dare le medicine che di volta in volta ritiene necessarie per le malattie riscontrate e controllando settimanalmente il peso. L’affidabilità di Suor Paola dal punto di vista sanitario è completa per la sua lunga esperienza di infermiera in mezzo a queste comunità ed ai loro malanni.
L’emergenza cibo
A fianco all’emergenza medicinali esiste anche l’emergenza cibo per i bambini che si è acuita a causa della siccità, mancanza di produzioni locali, bambini con le mamme senza sostentamento e quindi impossibilitate a comperare il cibo. O altri motivi che devono essere indicati per dare un segnale di emergenza, solo in questo caso si può puntare a un contributo pubblico …Attualmente il grande dinamismo di Suor Paola ha permesso di far fronte a questa emergenza alimentare, che si è tradotta in un’assistenza continua di 355 bambini e delle loro mamme che sopravvivono al momento attuale solamente con il pacco che settimanalmente viene dato da Suor Paola: si tratta di latte in polvere, zucchero, farina di miglio che viene mescolata al latte e sapone.
Il problema in questo momento è drammatico perché le risorse a diposizione non son assolutamente sufficienti per soddisfare tutte le richieste. Succede così che una cinquantina di mamme che ogni settimana si sobbarcano grandi sacrifici di viaggio per recarsi a Ediofe, se ne vanno a mani vuote perché le derrate alimentari indispensabili per la sopravvivenza dei loro bambini sono esaurite. Di qui la richiesta di Suor Paola alla nostra associazione per un intervento straordinario.